lunedì, ottobre 30, 2006

BENIGNI - IL FATTO DI ENZO BIAGI

Roberto Benigni ad il fatto di Enzo Biagi, un personaggio che ormai è troppo tempo fuori dei circuiti televisivi.
Un uomo di grande cultura, di grande riservatezza e umiltà. Un vero giornalista, ridateci questo grande partigiano nato da una famiglia povera qui a due passi da casa mia a Lizzano in Belvedere (Bologna).
Manca alla tv come mancano dei programmi di cultura e approfondimento.
E che dire di Roberto, il suo solito show fra politica, umorismo e saggezza!
Quanto ci garbi Roberto!!

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domenica, ottobre 29, 2006

BENIGNI E MONNI: IL COMIZIO

Capalbio, Primavera 78, periodo storico differente dal nostro, ma non così distante da non capire che alcuni concetti rimangono, alcune problematiche sono le stesse e Roberto e Monni con la loro ironia l’hanno espresso in maniera così semplice e così vera!:)
Strepitosi!


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sabato, ottobre 28, 2006

NEWS: BENIGNI E L'UNIVERSITA' DI PISA FESTEGGIANO LA LAUREA HONORIS CAUSA A VINCENZO CERAMI




L’intera Università di Pisa, un gran pubblico composto da centinaia di studenti e l’amico Roberto Benigni hanno festeggiato la laurea specialistica honoris causa in Letterature e filologie europee conferita, mercoledì 25 ottobre alla Sapienza di Pisa, a Vincenzo Cerami.

La cerimonia è iniziata con il saluto del rettore Marco Pasquali, che ha sottolineato il legame che da alcuni anni unisce lo scrittore all’Ateneo pisano. “Il primo approdo di Cerami a Pisa – ha detto il rettore - avvenne nel 2003 attraverso il rapporto personale con il professor Mario Guazzelli, che inserì il corso di ‘Sceneggiatura e arteterapia’ tra le attività didattiche opzionali del corso di laurea in Terapia occupazionale. Il secondo capitolo è invece costituito dal ciclo di lezioni su ‘La Bottega del racconto’, tenute lo scorso anno alla facoltà di Lettere e filosofia, con enorme successo e grande partecipazione di studenti”. “I meccanismi, anche quelli psicologici, connessi alla creatività - ha continuato Marco Pasquali – credo che costituiscano un interesse peculiare di Cerami, un interesse che egli ha cercato di condividere con la generazione dei lettori più giovani indirizzando loro il libro sui Consigli ad un giovane scrittore. Ai miei occhi di docente, questo sforzo costituisce una garanzia di impegno verso la trasmissione del sapere e la didattica di qualità”.

Anche il professor Maurizio Iacono, preside della facoltà di Lettere e filosofia, dopo aver delineato il percorso artistico e professionale di Cerami, ha sottolineato il legame con Pisa e la familiarità di Cerami con generi diversi di scrittura e di linguaggi, dalle tradizioni popolari al fumetto. “Un impegno – ha affermato il preside - sempre rivolto alla ricerca di nuove storie, nuovi dispositivi narrativi da calare poi nei romanzi, nelle forme drammaturgiche del teatro, nelle forme liriche della poesia, nei dialoghi della sceneggiatura cinematografica, negli spartiti di Nicola Piovani, che di Cerami può essere definito il vero e proprio alter ego al pentagramma”.

Il professor Francesco Orlando, insigne teorico della letteratura, nella laudatio ha evidenziato la straordinaria coralità e pluralità di registri che Cerami è capace di declinare. “Come autore – ha continuato - lo apprezzo in primo luogo per la solidissima referenzialità, in un ambiente letterario minacciato piuttosto dalla autoreferenzialità; poi per la resa del quotidiano nelle sue ambientazioni; quindi per la possibilità che offre al lettore di installarsi all’interno di un’altra coscienza, ricreando una nuova soggettività; infine per la lingua che, nei copiosi dialoghi dei suoi lavori, è in grado di rendere le sfumature che qualificano il ceto sociale, il sesso, l’età, la provenienza regionale. Si tratta una lingua esente dal gusto del particolarismo così diffuso dalla narrativa anglosassone e in essa vi si rinviene una tensione all’universalismo che ritengo un merito civile di Cerami. La razionalità del suo sguardo e del suo uso della lingua riscattano, insomma, un mondo che nei suoi lavori è condannato alla tragedia e a un destino irrimediabilmente squallido”.

La lectio magistralis di Cerami ha messo a fuoco il rapporto tra romanzo e storia, sottolineando la capacità della narrazione, al suo meglio, di essere anticipatrice della storia, di “rendere pubblici valori che restano ancora inosservati”. Questo obiettivo lo hanno raggiunto, per esempio, i grandi maestri del realismo ottocentesco. Oggi possiamo dire che “nel romanzo l’aggancio con la realtà si verifica attraverso la lingua” che, attingendo al quotidiano, rappresenta già una scelta e un’interpretazione del reale. Per questo i narratori fanno storia, perché “scoprono e rivelano il loro tempo”. In questo modo Cerami ha inteso affermare un’analogia tra il romanziere e lo storico, due mestieri che presuppongono la stessa etica e gli stessi doveri deontologici.

L'Università di Pisa ringrazia il Corpo dei Vigili Urbani di Pisa per la preziosa collaborazione.

FONTE

http://www.unipi.it

venerdì, ottobre 27, 2006

AUGURI DI BUON COMPLEANNO ROBERTO!!

Auguri Roberto per i tuoi 54 anni!!

Grazie di essere al mondo, per quello che hai fatto fino ad ora, per quello che farai ma soprattutto per quello che dici.
Questo blog nasce proprio per questo, far arrivare a più persone possibili le tue parole, un aiuto in più per soffiare in faccia alla gente la tua voglia di vivere, la tua cultura e le tue emozioni.
Le tue parole sono spunto per grandi riflessioni, sulla pace, sull’amore, sulla vita,
e in questo tempo di reality tv, di disinformazione , di mancanza di vergogna e pudore spicca su tutti la tua riservatezza e la tua capacità di scegliere sempre tempi e i modi giusti.
Io non ti conosco, non so come sei realmente di persona, ma questo non conta, basta quello che doni alla gente comune, con il tuo geniale umorismo e la tua grandezza nella semplicità!!

Lorenzo

mercoledì, ottobre 25, 2006

NEWS: BENIGNI OGGI SARA' PRESENTE ALL'INNAUGURAZIONE DEL FILMFESTIVAL A TERNI

Il festival si svolgera' a Terni dal 25 al 29 ottobre tra il Cityplex Politeama, il Cenacolo San Marco e il cinema Fiamma, con proiezioni, dibattiti, concerti e incontri con l'autore. L'inaugurazione e' prevista all'interno degli studios cinematografici di Cinecitta' e Roberto Benigni, alla presenza del vescovo Paglia, delle autorita' locali, dei vertici di Cinecitta' Umbria studios e del presidente dell'Ente dello Spettacolo e direttore della Rivista del Cinematografo Dario Vigano, che terra' una conferenza sul tema ''Il cinema come luogo del dialogo interreligioso''.

fonte

http://www.adnkronos.com

martedì, ottobre 24, 2006

BENIGNI PARLA DELL'OLOCAUSTO

Forse a volte non si può scegliere il nostro destino,ma noi possiamo dare un senso alla nostra vita e alla nostra morte, non c'è nessun potere che trionfi su questo...

BENIGNI - LIBRO DELLA SCENEGGIATURA DE 'LA TIGRE E LA NEVE'

Consiglio vivamente la lettura della sceneggiatura di questo meraviglioso film, per capirne fino in fondo la l'origine, cultura e genialità..

La sceneggiatura originale di un grande film: il senso della poesia e dell'amore al tempo della guerra, in una favola piena di emozioni. «Un film candido come la neve e furioso come una tigre».

Nei dialoghi del loro film, Roberto Benigni e Vincenzo Cerami hanno incastonato, come gemme preziose, decine di citazioni letterarie - da Montale a Pound, da Hikmet a Neruda - che in questo libro vengono svelate per la prima volta. Introduce la sceneggiatura uno scritto inedito di Benigni che è anche un invito leggero al lettore a entrare a sua volta nel gioco meraviglioso dei rimandi e delle allusioni poetiche.

«IL TALMUD inizia a pagina 2 proprio per indicare al lettore che anche quando avrà finito di leggerlo non avrà ancora cominciato.

E Machiavelli dice: ci sono persone che sanno tutto, ma questo è tutto quello che sanno.
E allora perché leggere? Ma magari nel mondo, come nelle fiabe, c´è ancora qualcuno che fa una cosa che ci hanno insegnato quando eravamo piccoli piccoli e che tutti ci siamo dimenticati.

Che Dio ti benedica, caro lettore! Ma chi sei? Dove sei? Fatti vedere! Tu magari stai leggendo così, tranquillamente, senza renderti conto della tua unicità.
Ormai gli scrittori sono molto più numerosi dei lettori e tra poco sarà lo scrittore a chiedere l´autografo al lettore, diceva Shane tanto tempo fa.

Ma ora di lettori ne è rimasto solo uno: Tu. Che Dio ti conservi.
Borges diceva: io non sono orgoglioso dei libri che ho scritto, sono orgoglioso dei libri che ho letto. Altri tempi. Nessuno legge più. Nemmeno i critici, i quali sostengono che se leggessero un libro per poi recensirlo ciò altererebbe il loro giudizio, sarebbero condizionati da ciò che leggono, insomma non potrebbero scrivere quello che vogliono perché anche loro giustamente vogliono soprattutto scrivere e non leggere.

Forse perché siamo fatti a immagine e somiglianza del nostro Creatore. È pur vero, infatti, che anche il Padreterno non ha mai letto un libro ma ne ha scritto uno. Nel quale ci indica l´infallibile via per vivere in pace. E da come va il mondo si capisce, ancora una volta, che nessuno lo ha letto.


Sì, nessuno legge più. Nemmeno i coretori di bozze (se troverai scritto correttori con una sola "R" e una sola "T", ciò ne sarà la riprova).
Quindi, amato lettore, che Dio ti benedica ancora! Poiché tu stai leggendo. E una sceneggiatura, per giunta! E cos'è una sceneggiatura? Lo sceneggiatore è come lo Spirito Santo. Colui che ha soffiato nell'animo di Dio tutte le trame, gli intrecci, le battute e ha letto l'Eternità per poi scrivere quello che l'autore ha realizzato in sette giorni. E ora noi non facciamo che ripetere. Forse per questo nessuno legge più. Perché tutto è già stato detto. E anche che tutto è già stato detto è già stato detto. Non c'è nulla di nuovo sotto il sole, diceva Qohélet. E allora forse bisognerà andare a vedere cosa c'è sopra il sole per trovare una novità.

Ma la novità, ha detto Prévert, è la cosa più vecchia che ci sia. E allora proviamo a rinnovarci con l'avanguardia. Ma Gore Vidal ha detto che al mondo tutto cambia tranne l'avanguardia. E allora? Che fare?, come diceva Lenin. Ah! Non se ne esce. Mi verrebbe da imprecare e urlare: "Merda!" se non dovessi pagare i diritti d'autore a Cambronne.

Ma tu, lettore beato, che non hai nulla da fare, puoi ben credermi se ti dico che questa sceneggiatura, figlia com'è del mio pensiero, è la più bella, la più brillante, la più geniale che si possa immaginare. Però non ho potuto sfuggire alle leggi della natura, e in natura ogni cosa ne produce un'altra simile a sé. L'autore deve soltanto giovarsi dell'imitazione; e tanto più perfetta sarà l'imitazione, tanto migliore sarà quel che scriverà (Miguel de Cervantes, Don Chisciotte, I, Prologo).
Addirittura Picasso ha detto: "Io non imito, copio".
E allora, caro lettore, goditela questa meravigliosa sceneggiatura che, come ogni seria opera d'arte, narra la genesi della propria creazione, come dice Jakobson.
Sì, perché anche noi abbiamo copiato tutto in questa sceneggiatura scritta, come direbbe Vincenzo Cerami, a quattro mani con Roberto Benigni. Ormai siamo diventati tutti come la dea Eco, quella che non sa parlare per prima, che non può tacere quando le si parla, che ripete solamente i suoni della voce che la colpisce, ha detto Ovidio.

E quindi ha ragione Karl Kraus quando scrive: chi ha qualcosa da dire si faccia avanti e taccia!
Ed è lo stesso Kraus a sostenere che la lingua è un sistema di citazioni. E io lo cito!

Voglio fare come Henry James, che meravigliosamente ha detto: la mia mente è talmente pura che non è stata mai sporcata da un'idea.

Anche Walter Benjamin sognava di pubblicare un libro interamente fatto di citazioni. "A me manca l'originalità necessaria", gli ha risposto George Steiner. Però sarebbe piaciuto perfino a lui. Infatti, subito dopo il creatore di una buona frase viene, in ordine di merito, il primo che lo cita. E anche se qualcuno può non essere d'accordo con questo pensiero di Ralph W. Emerson, come per esempio Roland Barthes che dice che non si può riprodurre ciò che è stato detto senza provare un certo senso di colpa, è pur vero che il semplice prelevamento di una citazione, la scelta nella quale la inserisco, il taglio che le dò, la trasforma e la fa diventare mia, come ha osservato Michel Butor.
Altrimenti cosa farebbero autori come Paul Celan, che ha detto: "Non ho mai saputo inventare"? E tu, caro lettore, credo che sarai d'accordo con me.
Anche perché le obiezioni spesso nascono dal fatto che chi le fa non è stato lui a trovare l'idea che attacca. E infatti io non ho nulla da obiettare a questa idea che ho appena esposto di Paul Valéry. Proprio per questo non mi sfiora neanche l'idea di avere delle idee, perché oltre a essere attaccati ci si mette anche nella condizione di essere citati, tanto per citare un pensiero di Jean Rostand. No, no, sono d'accordo con Morselli: voglio conoscere solo quello che so già. Soprattutto perché sono sicuro che se qualcuno oggi dice qualcosa di nuovo vuol dire che l'ha letto da qualche altra parte, ho letto in un libro di Kraus. Va bene, finisco qui perché ricordo che agli ambasciatori di Samo che avevano tenuto un lungo discorso, gli Spartani dissero: abbiamo dimenticato il principio e perciò non abbiamo capito la conclusione. Questo almeno racconta Plutarco.

Il lettore mi perdonerà e sarà finalmente libero di leggere questa meravigliosa storia dove, come ha confessato il divo Eco a proposito di Il nome della rosa, non c'è una parola di mio. E con questo, caro lettore, concludo. Dio ti dia salute e non si scordi di me. Vale.

P. S. L'ultima frase è ancora di Cervantes (Don Chisciotte, I, Prologo), citata da Stendhal in Il rosso e il nero.


Roberto Benigni

La tigre e la neve - Roberto Benigni - Vincenzo Cerami - Enaudi

domenica, ottobre 22, 2006

BENIGNI- LA FELICITA'

Questa Sera vorrei trascrivere le parole che Roberto ha donato al pubblico riguardo la felicità, soffermatevi a riflettere..
“Nella vita abbiamo il dovere d’essere felici, almeno per dare l’esempio, e se per trasmettere la felicità dobbiamo essere felici, per trasmettere il dolore dobbiamo essere felici! PORTANDO CON GIOIA TUTTO IL DOLORE DEL MONDO SULLE SPALLE, perché senza la sofferenza non si può essere felici.

venerdì, ottobre 20, 2006

NEWS: BENIGNI PREPARA UN NUOVO FILM

Benigni si sta dedicando ad un nuovo film, su Enrico Berlinguer, attualmente in pre-produzione, che aveva in mente di realizzare sin dai tempi de La vita è bella. Il suo nuovo film pare uscirà per il 2007 o il 2008.

fonte: wikipedia

A riguardo, ecco come ne parla nella trasmissione de 'il senso della vita' di Bonolis.

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NEWS: BENIGNI LAUREATO GRAZIE A DANTE A FIRENZE

UNIVERSITA': BENIGNI LAUREATO GRAZIE A DANTE A FIRENZE

Firenze, 19 ott. - (Adnkronos) - Roberto Benigni ce l'ha fatta grazie a Dante Alighieri. L'attore toscano ricevera' una laurea honoris causa in filologia moderna dall'Universita di Firenze. Il consiglio di Facolta' di Lettere, presieduto dalla professoressa Franca Pecchioli, ha deliberato di conferire al premio Oscar la piu' alta onoreficenza che possa essere attribuita da un Ateneo. Benigni conquistera' il titolo onorifico per i suoi alti meriti conseguiti nella divulgazione della Divina Commedia. In questo campo l'attore di Vergaio ha mostrato ''rigore filologico'' e ''competenze specialistiche'', sostengono una ventina di professori che hanno avanzato la proposta.

Le due pagine con cui si motiva la laurea honoris causa sono firmate da illustri docenti di letteratura italiana come Arnaldo Bruni, Enrico Ghidetti, Anna Nozzoli e Gino Tellini. Ora dopo il primo via libera del consiglio di Facolta', la delibera passera' all'esame del Senato accademico dell'Ateneo e quindi alla ratifica del ministero dell'Universita'. Se l'iter burocratico andra' in porto, Benigni potra' godersi l'alloro accademico gia' nella primavera 2007.

fonte: http://www.adnkronos.com

giovedì, ottobre 19, 2006

BENIGNI- LA GENIALITA' NEL SILENZIO

Roberto al Late Show With David Letterman, famoso programma americano, dove è stato invitato dopo il grande successo de la vita è bella, piccolo filmato che mostra il genio di una persona che riesce ad arrivare con intelligenza, senza dire una parola..

mercoledì, ottobre 18, 2006

BENIGNI IN TUTTOBENIGNI83 - GARA NEL PAESE DI VERGAIO

Questa sera posto una chicca! Il preambolo di TuttoBenigni83, ove Roberto gareggia in una corsa bendato per il paese.
Ecco CAVALLO PAZZO!!:)

BENIGNI- INTERVISTA A CHE TEMPO CHE FA- LA NATURA CI HA MESSO TUTTI SULLO STESSOPIANO..

Vorrei condividere con voi questo concetto che ha espresso Benigni nell’intervista a Che Tempo che Fa di Fazio, la natura ci ha messi tutti nello stesso piano, concetto molto semplice in apparenza, proprio perché Roberto riesce ad arrivare a tutti, ma nello stesso tempo così profondo….

martedì, ottobre 17, 2006

BENIGNI SU SGARBI - TUTTOBENIGNI96

La televisione oramai è ridotta proprio alla frutta, accendi la tv, ti sintonizzi su qualsiasi canale e cosa ti ritrovi? Solo delle risse. Che si parli di sport, di politica ( ma quello sarebbe il meno peggio) ok, ma si rasenta il fondo, quando la lite, voluta, ha come argomento principale un reality dove ci sono pupe e secchioni! Pupe e secchioni!!!
Rivedo Sgarbi in tv e mi viene subito in mente come Benigni lo prendeva in mezzo ai tempi di TuttoBenigni 96.
Quando la ‘volgarità’ era geniale ed ironica, ora viene solo usata come strumento per incrementare l’auditel!

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lunedì, ottobre 16, 2006

BENIGNI IMPROVVISA UN OTTAVINA SU BERLUSCONI E PRODI

Benigni ha una capacità straordinaria di creare rime improvvisate, abilità che mostra in tutti i suoi interventi televisivi e non.
Le rime che sforna sono difficili da creare, ad esempio le ottavine sono composte da otto versi, generalmente endecasillabi.
Poesie tipicamente toscane che Roberto dice di aver imparato fin da piccolo nel suo paese natio.
Guardatevi cosa è capace di dire su Berlusconi e Prodi prima delle elezioni..

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giovedì, ottobre 12, 2006

BENIGNI E LE DONNE


Maronna quanto gli garbano le donne a Benigni, ne fa riferimento in qualsiasi apparizione televisiva o in qualsiasi suo scritto.
Quando parla della sua bella è tutto un tumulto, non c’è un organo del corpo che sta fermo, dice, se voi aveste i raggi X vedreste un caccia torpediniere che mi circumnaviga il cuore.
Ma cosa gli fanno a Roberto le donne, ne parla tanto, anche in modo ‘volgare’ ma della sua bella ne parla mai?
No perché cerca di proteggerla, quando la vide entrare in scena per la prima volta s’innamorò, era una Fragilissima Maestà, come una montagna di neve, dice il poeta, per proteggerla devi tenerla all’ombra se no si scioglie, e come tutte le cose maestose e fragili bisogna saperle custodire.
E in una montagna riconosci la sua grandezza solo quando ti allontani, quando sei vicino non te ne accorgi, quando ti allontani invece riconosci tutta la sua magnificenza.
Bèh che dire se questo non è amore, allora cosa lo è?

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mercoledì, ottobre 11, 2006

BENIGNI A L'ARENA DI VERONA

Io c'ero...

Si lo ammetto, ero io a Verona, parafrasando Attilio nella 'tigre e la neve'.

Qui Dante scrisse il Paradiso, forse proprio li dove siete seduti voi questa sera, si proprio all’arena, è riuscito a donarci questa opera maravigliosa, ove c’è l'amore per la vita e soprattutto per le donne (Madonna). E la lettura dell'ultimo canto mi ha lasciato senza parole...ma pieno nell'anima.



La serata è iniziata subito in ironia “ buona sera a tutti e buon s. Stefano a tutti!” la gente un po’ basita non aveva capito dove Roberto voleva andare a parare. “ Si, ieri sera abbiamo festeggiato proprio qui la nascita di Gesù bambino il 29 settembre…la nascita di Silvio Berlusconi! E oggi festeggiamo S.Stefano!”. Inizia così, nella sua solita ironia e nella prima ora non mancano riferimenti all’attuale classe politica…”anche Berlusconi come Gesù ha i suoi collaboratori, come il figlio di Dio che disse a Pietro , qui su questa pietra fonderai la mia chiesa..anche Silviuccio ci ha pensato..ma non gli veniva tanto bene la cosa, provò con Shifani, qui su questo schifo fonderai.!...no no non gli garbava…allora provò con Casini, Qui su questo casino..! No no..allora proviamo con Maroni, qui su questo marone!!” dopo questo preambolo ero già piegato dalle risate. Non sono mancati neanche riferimenti alle intercettazioni, problematica che tanto è di moda in questo periodo..” io ho paura a telefonare ora, mamma mia..per fare questo spettacolo ho usato un piccione viaggiatore, e per distruggere le prove ho chiesto di farlo arrosto quando arrivava! E il mi Re! Il mi Re, quella storia che ha chiesto una prostituta, non è tanto per la prostituta, ma ha chiesto che costi poco…il mi Re che chiede una prostituta da poco!!!” Questo e tanto altro nella prima ora di uno spettacolo esilarante come al solito..

NUOVO BLOG IN ONORE DI BENIGNI


Nasce oggi questo Blog in onore del nostro amato Roberto.
E' un dovere per me utilizzare la rete come mezzo per condividere con più persone possibili l’intelligenza, la cultura, la comicità e la poesia che è intrinseca in questo personaggio.